LA GALLURA

LA GALLURA

Lucrezia Romano

01/10/2020, Milano

La Sardegna, perla del Mediterraneo, è un’isola meravigliosa con spiagge bianche e acque trasparenti che attira ogni anno migliaia di turisti.  Una zona di particolare fascino è la Gallura, tema di questo articolo. 

Coste bellissime che si possono trovare un po’ ovunque lungo tutto il perimetro della Sardegna, ma che si possono anche ammirare nel suo famoso arcipelago: l’arcipelago della Maddalena. L’arcipelago comprende oltre 60 isole, tra cui le più importanti sono Budelli, Caprera, Spargi, Santa Maria, Santo Stefano. Qui i colori del mare sono unici, le rocce sono scolpite dalla natura e i fondali sono un’attrazione per chi fa diving. L’arcipelago è spettacolare non solo per le sua acque cristalline ma anche per la flora  che rende il paesaggio molto suggestivo, ci vivono infatti quasi mille specie vegetali tra cui alcune rarissime. Perla dell’arcipelago della Maddalena è  la spiaggia Rosa di Budelli, ora interdetta al pubblico e ammirabile solo stando lontano dalla riva, il cui colore rosa deriva dai sedimenti di un piccolo organismo che aderisce alle conchiglie, coralli, alghe e gusci. È possibile visitare l’arcipelago col gommone o con il battello partendo da Santa Teresa o Palau.

Nel periodo estivo per gli appassionati di trekking consiglio un’escursione sul monte Limbara che presenta diversi percorsi immersi nella natura. Sarete colpiti dai profumi della grande pineta che ricopre il monte, che offre un gradevole ambiente ombroso nelle calde giornate estive. Sul monte potrete vedere anche torri granitiche e rocce dalle forme stranissime, fare anche birdwatching, fotografia naturale, pic-nic e molto altro! La sera offre una spettacolare visione del cielo stellato, tappa immancabile per gli appassionati di astronomia.

In tutta la Sardegna, sono presenti numerosi nuraghe, costruzioni risalenti all’età del bronzo medio (1400 a.C.) realizzati con grosse pietre e di forma pressochè squadrata. Per chi si trova in Gallura raccomando una visita al nuraghe Majori a Tempio Pausania all’interno del quale si trova una colonia di piccolissimi pipistrelli. Cosa fossero esattamente i nuraghe resta ancora un mistero, ma molto probabilmente si trattava di abitazioni poichè durante gli scavi archeologici sono state ritrovate ceramiche di uso quotidiano.

Più grande e affascinante è la Prisgiona di Arzachena, un complesso nuragico composto da un villaggio di capanne al centro del quale si trova un nuraghe; il villaggio di estende per ben 5 ettari. Una preparatissima guida vi porterà indietro nel tempo con i suoi racconti e immaginerete la vita quotidiana degli abitanti di allora.

Sempre ad Arzachena si trovano le Tombe dei giganti, una tomba nuragica risalente al 1400 a.C. chiamata così per la lunghezza di 30 metri della camera funeraria e la lunghezza di 3 metri. Non vi era seppellito alcun gigante al contrario di quanto possa far pensare il nome, ma ospitava i morti della comunità che qui venivano omaggiati.


Uno dei panorami più suggestivi della Gallura è sicuramente Cala Grande meglio nota come Valle della Luna che si estende per circa 500 metri costituita da massi di granito modellati dagli agenti atmosferici. Cala Grande si trova nella zona occidentale del promontorio di Capo Testa. Tra le pareti rocciose si trovano anche delle calette nascoste, con acque cristalline. Il nome Valle della Luna deriva proprio dalla particolare tonalità bianca che prendono le rocce illuminate dal chiarore lunare. 

Se vi piace andare per borghi vi consiglio di visitare Aggius, un paesino che con le sue strade e case antiche ancora ricorda l’800 gallurese. C’è una leggenda che narra che il “diavolo” vivesse nascosto sul monte de la Cruzi e che di notte si spostasse sul monte Lu Fraili, alle spalle del paese fino a poco più di cent’anni fa. Da queste montagne a volte proviene un suono che ricorda i tamburi che fino a cent’anni fa si pensava preannunciasse delle notte sanguinose nel centro del paese. In realtà questo suono è causato dal vento perchè essendo le rocce del monte de la Cruzi cave, crea un suono simile a quello dei tamburi. In realtà in quel periodo il paese ha attraversato un periodo buio caratterizzato da terribili faide tra le famiglie del paese. Nel paese ci sono diversi musei, uno di questi è particolarmente famoso in tutta la Gallura, si tratta del museo del banditismo, che racconta la storia del brigantaggio sardo con importanti reperti dell’epoca tra cui una vasta collezione di armi da fuoco e documentazione originale dell’epoca del dominio spagnolo.

La Gallura è piena di tesori, venite a scoprirli!

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